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  1. Saudade: Lo sformato di pane di Meggy

    domenica 9 giugno 2013






    L'anno scorso a febbraio io e Tommy siamo finalmente riusciti a partire per il Brasile, ospiti di mia zia in una località sulla costa circa 30 km a nord di Salvador de Bahia. Alla partenza in Italia c'era più di un metro di neve. Non eravamo mai stati in Sudamerica, e appena usciti dall'aeroporto a Salvador  ricordo perfettamente l' ebbrezza del caldo intenso soffocante, i profumi densi e i colori sgargianti che mi hanno fatto girare la testa. Era un sogno! Anche le nuvole mi sembravano diverse... 



    Due settimane spese tra il Pelourinho, Lauro de Freitas e Praia do Forte, ad intrufolarci in ogni piccola bottega artigiana (ce n'è pieno sopratutto di quelle che lavorano il legno), a fare il bagno nell' Oceano, ad assaggiare tutto il mangiare tipico di Bahia venduto in spiaggia. I brasiliani sotto l'ombrellone mangiano tutto, ma proprio tutto. E di brutto! La lista sarebbe lunghissima, i classici picolè (ghiaccioli), la cocada che è un dolce che più dolce non esiste, fatto di zucchero cocco e latte condensato (non so' se rende l'idea..), i camarão (gamberi), il queijo coalho che sono degli spiedini di formaggio conditi o con melassa o con origano grigliati al momento su delle pentoline piene di brace, portate avanti e indietro per tutta la spiaggia (sotto il sole. ma io dico.... ma come fanno??) Per me che sono matta di formaggio è stata una specie di epifania... Senza contare i menù dei baretti, fritto a più non posso, di pesce e di carne, l'acaraje, l'unica cosa che non mi è piaciuta ovvero una polpetta gigante di purè di fagioli, fritta nell' olio di dendè (se non sapete cos'è, provate a cercarlo su google!!) e i caranguejo, granchi bolliti corredati di mazza di legno per aprirli, difficilissimi da mangiare senza farcisi la doccia... Abbiamo assaggiato tutto, con estremo disappunto di mia zia.. Ammetto che in questi casi un po' attenti bisogna stare considerando che in spiaggia di solito fanno 40°C e le cibarie vengono trasportate alla bene e meglio per ore ore e ore... Ma con svariati bicchieri di caipirinha ghiacciata abbiamo digerito tutto benissimo! :) 


    Dopo tutto questo una sera Meggie, la signora che si occupa della casa, ci ha preparato la fejoada, che secondo me è impossibile replicare qui in Italia, loro la fanno con una speciale miscela di carni salate, nei supermercati ci sono scaffali pieni di manzo e maiale preparati in questo modo. Era buonissima, decisamente pesante per il clima ma buonissima! 

    Invece un pomeriggio Meggie, con mia zia che faceva da traduttore (per me non c'è stato verso di imparare neanche una parola di portoghese) mi ha insegnato un altro piatto che là preparano spesso e che ho potuto "portare" a casa perchè fatto con ingredienti reperibili anche da noi. E' uno sformato/soufflè di pane zeppissimo di formaggio. Vi scrivo la ricetta così come l'abbiamo preparato insieme.
    Inutile dire comunque, che è stata una vacanza stupenda, di quelle che quando stai per salire sull'aereo che ti riporta a casa ci scappa una lacrimuccia, e ti prometti che tornerai di nuovo. Chissà, mai dire mai...


    SFORMATO DI PANE E FORMAGGIO

    ingredienti per una teglia da forno grande

    2 uova grandi
    1 bicchiere di latte
    50 g di burro fuso + per imburrare teglia
    100 g di parmigiano grattugiato
    2 1/2 confezioni di pane bianco per tramezzini
    200 g di prosciutto cotto
    250 g di formaggi tipo emmental
    farina
    sale

    Preriscaldare il forno a 200 °C. Preparare una crema unendo le uova sbattute, il latte, il burro, 70 g di parmigiano e un pizzico di sale. Imburrare e infarinare la teglia. Inzuppare il pane nella crema, stendere un primo strato di pane facendo in modo di coprire bene tutta la superficie della teglia senza lasciare buchi, coprire con il prosciutto lasciando 1 cm tutto intorno al bordo, inzuppare il pane, stenderne un secondo strato sempre senza lasciare buchi, coprire con il formaggio tagliato a strisce lasciando ancora 1 cm dal bordo, ultimo strato di pane inzuppato, sigillare bene (se vi è avanzata della crema versarla sopra questo strato). Spolverizzate con il parmigiano rimanente. Lasciate in forno circa un quarto d'ora, vedrete che si gonfierà tipo soufflé, comunque quando sopra avrà fatto una crosticina dorata è pronto. Da mangiare rigorosamente caldo, ma potete prepararlo e poi congelarlo e rimetterlo in forno poco prima di portarlo a tavola. Ma non credo che ce ne sarà bisogno! 

       




  2. 4 commenti:

    1. Greta G. ha detto...

      Ciao, bellissimo il racconto del tuo viaggio... Voglio provare a fare lo sformato... :)

    2. Unknown ha detto...

      ma che bello sto sformatino...,molto appetitoso...passa a ritirare 1 premio da me :)

    3. Unknown ha detto...

      Grazie ragazze! Sì sì, provatelo che è una goduria formaggiosa....! :)

    4. Unknown ha detto...

      che meraviglia :)

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